Reiki fa bene al cuore e problemi cardiaci

Studi e ricerche dimostrano che il Reiki migliora la qualità di vita e la salute di chi ha problemi circolatori e cardiaci.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera le malattie cardiovascolari come la prima causa di morte nel mondo. Proprio per la pericolosità di queste malattie, è importante per chi è a rischio o per le persone a cui sono già state diagnosticate problematiche di cuore, fare tutto il possibile per migliorare la salute del proprio sistema cardiovascolare.

La tecnica Reiki ha dimostrato di essere uno strumento prezioso soprattutto in relazione ad una serie di fattori ed uno studio della Yale University ha verificato l’effetto di trattamenti Reiki dopo un attacco di cuore.


I benefici del Reiki e dei trattamenti per le persone con le malattie cardiache

  • Il Reiki migliora la variabilità della frequenza cardiaca per i pazienti che hanno avuto un attacco di cuore (gli studi hanno collegato questo ad una prognosi migliore).
  • Il Reiki migliora l'umore diminuendo lo stress, la depressione ed altri stati mentali negativi che in genere aumentano il rischio di infarto e di altri eventi avveri.
  • Il Reiki diminuisce l'ansia che provoca un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
  • Il Reiki migliora la qualità del sonno (la ricerca ha dimostrato che le persone con cattive abitudini di riposo notturno rischiano più di altre di sviluppare malattie cardiovascolari).
  • Coloro che hanno già sperimentato un ictus o attacco cardiaco possono avvertire dolore a causa della loro condizione. I pazienti che si sottopongono a trattamenti Reki spesso riferiscono una riduzione sensazioni di dolore.
Lo Studio della Yale University “Effects of Reiki on Autonomic Activity Early After Acute Coronary Syndrome“, pubblicato su Journal of the American College of Cardiology nel 2010, ha cercato di determinare se i trattamenti Reiki erano utili per 49 pazienti che avevano subito un attacco di cuore tre giorni prima. Lo studio ha diviso i pazienti in tre gruppi: un gruppo che si limitava a riposare tranquillamente, un secondo gruppo che ascoltava musica rilassante/meditativa e un terzo gruppo sottoposto a trattamenti Reiki da infermieri addestrati.
Il gruppo che ha ricevuto un trattamento Reiki ha evidenziato il maggiore miglioramento significativo nella variabilità della frequenza cardiaca.
I membri del gruppo Reiki hanno sperimentato anche un miglioramento significativo dello stato mentale positivo (felice, rilassato, calmo) ed una riduzione dello stato mentale negativo (stressato, arrabbiato, triste, frustrato, preoccupato, spaventato, ansioso).
Lo studio ha evidenziato che il trattamento Reiki è sicuro e fattibile anche in fase acuta di cura.
Il Reiki inoltre può essere incorporato nelle cure ospedaliere standard per fornire benefici terapeutici senza costi o interruzioni della giornata lavorativa degli infermieri.
Questi risultati indicano che il Reiki può essere di aiuto nel processo di guarigione e migliorare la prognosi del paziente a seguito di un attacco di cuore.